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giovedì 26 marzo 2009

Triangolo amoroso per Lindsay Lohan

Sembra che Samantha Ronson non sia la prima esperienza saffica di Lindsay Lohan: secondo News of the World il primo amore delle Lohan sarebbe stata l'ex fidanzata di Tila Tequila Courtney Semel (nella foto) che ultimamente sarebbe tornata alla carica con l'attrice e che nelle immagini entra in aeroporto a Los Angeles.

Secondo il tabloid inglese, mesi prima della storia con la Ronson la Lohan avrebbe avuto un flirt con la ragazza, che l'attrice di Mean Girls ha tenuto segreto per paura di rovinarsi la carriera. "A ogni party le due ragazze si baciavano e si toccavano nascoste in un angolo, e consumavano grandi quantità di cocaina prima di finire a letto inisieme" ha affermato una fonte vicina alla Lohan.

Secondo E! Entertainment Michael Lohan, il padre di Lindsay, si sarebbe incontrato recentemente con la Semel per pranzo e i due avrebbero discusso animatamente per tutta la durata dell'incontro.

martedì 24 marzo 2009

Laura Chiatti, “L’Infedele” del grande schermo

Il fine settimana al cinema si preannuncia dominato dalle pellicole nostrane. “Il caso dell’infedele Klara” di Roberto Faenza (già autore de “I Vicerè”) racconta la storia, liberamente ispirata al romanzo dello scrittore ceco Michal Vieweg, di un’ossessione amorosa che il musicista italiano, trapiantato nella magica Praga, Luca (Claudio Santamaria) nutre nei confronti della giovane fidanzata, la studentessa Klara (Laura Chiatti, al secondo ruolo da “presunta infedele” dopo il recente “Iago”), bella, indipendente e sua promessa sposa. Il tarlo della gelosia è, talmente, dirompente che l’uomo decide di far sorvegliare Klara dal detective Denis (Iain Glen). In realtà, quest’ultimo non scopre nulla di particolarmente compromettente sulla vita e sulle abitudini della donna, ma, poco a poco, comincia a modificare i suoi resoconti poiché anch’egli rimane vittima del suo fascino irresistibile. Denis, di solito, poco avvezzo alla ossessività nei rapporti di coppia, si trova, invece, a dover fare i conti con un sentimento sconosciuto e insano. Denso di bollenti scene di sesso, il film è concepito dal regista come un modo per riflettere, in maniera non priva di paradossale ironia, su quanto sia stretto il legame tra passione e follia.
A quarantasei anni da “I mostri” di Dino Risi e a trentadue da “I nuovi mostri” di Scola, Monicelli, Risi candidato, tra l’altro, all’Oscar per il film straniero, approda, sugli schermi, “I mostri oggi” di Enrico Oldoini. Certamente, non ci aspettiamo dalla versione attualizzata dei capolavori su citati la stessa forza dissacratoria delle immagini o la medesima devastante satira delle sceneggiatura, ma piuttosto uno spaccato, speriamo non eccessivamente grossolano, degli inalterati vizi dei nostri connazionali. Le premesse per un lavoro ben fatto esistono poiché gli sceneggiatori sono Giacomo Scarpelli e Silvia Scola, figli rispettivamente di Furio ed Ettore, tra gli autori della sceneggiatura del primo film della serie, e il cast annovera nomi di tutto rispetto della nuova commedia all’italiana come Diego Abatantuono, Sabrina Ferilli, Angela Finocchiaro e Claudio Bisio.

Gli americani mandano, invece, in campo il fanta-thriller "Push" di Paul McGuigan e il fiabesco “Racconti incantati” di Adam Shankman. Nel primo, vincitore del Premio della Giuria e del Premio del Pubblico all’ultimo Sundance Festival, gli adolescenti appartenenti a una super razza dotata di poteri paranormali sono, attivamente, inseguiti dall’esercito statunitense per utilizzarli in azioni belliche; mentre nel secondo, prodotto dalla Disney, il comico Adam Sandler si trasforma da improvvisato “boy sitter” a creatore di insospettabili magie.

Infine, “Teza” di Haile Gerima, molto apprezzato al Festival di Venezia dello scorso anno, narra la difficile realtà dell’Etiopia, dilaniata, dopo la fine del colonialismo italiano, da anni di guerra civile e faide tribali, proponendosi, per molti critici, come una sorta di “La meglio gioventú” made in Africa.

Arrivano su Italia 1 le avventure di Kyle XY

Kyle XY è uno dei classici telefilm americani creati per un pubblico adolescenziale e che appassiona, alla fine, un pò tutti. Creato da Eric Bress e J. Mackye Gruber, sceneggiatori di Final Destination 2, narra le vicende di Kyle (Matt Dallas), un ragazzo risvegliatosi in una foresta nei pressi di Seattle senza alcuna memoria della sua vita passata e senza ombelico. Tutta la trama si svolge alla ricerca di varie domande: chi è Kyle? Quali sono i suoi segreti? Perché non ha l’ombelico? Perché non ricorda nulla del proprio passato? E chi è l’uomo misterioso che sembra seguirlo?

a serie è iniziata nel giugno del 2006 in America con una prima stagione composta da 10 episodi, la seconda, premiata dagli ascolti, con 23 episodi e la produzione ha previsto una terza stagione di 10 episodi, che pare sia l’ultima a causa di un calo di popolarità. In Italia invece è già andata in onda la prima stagione su un canale satellitare, mentre la seconda stagione è stata interrotta dopo 13 episodi. Da questa settimana si potrà vedere in chiaro su Italia 1, dal lunedì al venerdì, alle ore 15.50.

lcune curiosità intorno al telefilm si possono trovare nel titolo: le lettere X e Y stanno a indicare il cromosoma X femminile e il cromosoma Y maschile, mentre per questioni di budget, pur essendo ambientato in America, precisamente a Seattle, è stato girato a Vancouver, in Canada. C’è molta attesa, comunque, per un telefilm per teenager che sulla scia di Lost indaga il genere mistery/fantascientifico.

fonte: excite

giovedì 19 marzo 2009

Austria/E' il giorno del giudizio

Ad Amstetten è il giorno del giudizio. Si terrà oggi l'atto finale del processo a Josef Fritzl, il padre mostro che per 24 anni ha tenuto segregata la figlia Elisabeth nello scantinato di casa, abusandone più di 3 mila volte. Anche se l'uomo si è già condannato da solo dichiarandosi colpevole.

SONO COLPEVOLE - Non solo stupro, incesto e segregazione. Anche omicidio colposo e riduzione in schiavitù. Josef Fritzl, l'austriaco accusato di aver sequestrato e violentato sua figlia Elisabeth per 24 anni. "Mi dichiaro colpevole per tutti i capi di imputazione" e di essere responsabile della morte di uno dei figli nati dall'incesto. Cambia quindi idea e si riconosce colpevole di tutti i capi di accusa. La svolta è avvenuta durante l'apertura dell'udienza davanti alla Corte d'Assise di St. Poelten. Nuova puntata a Sankt Poelten per il processo al padre incestuoso austriaco Josef Fritzl.a dichiarato il settantatreenne padre-aguzzino di Amstetten che in precedenza aveva ammesso solo solo l'incesto, lo stupro e la segregazione. Alla domanda del magistrato su cosa lo abbia indotto a modificare la sua dichiarazione, ha risposto: "Il video della testimonianza di mia figlia, mi dispiace". E si è detto "pentito".

ELISABETH IN AULA- "A sorpresa e in incognito: Elisabeth Fritzl, la figlia del 'mostro di Amstetten', violentata per 24 anni dal padre, era in aula nella seconda udienza del processo per vedere la reazione del padre alla visione della sua videotestimonianza di 11 ore.

La notizia è stata data da un quotidiano austriaco, il 'Kurier', che ha citato fonti della clinica dove la donna, oggi 43enne, ha trovato rifugio insieme ai suoi figli. Secondo il quotidiano, Elisabeth sta scrivendo un libro ed è andata in aula per raccogliere impressioni sul processo e vedere la reazione del padre alle sue accuse. La notizia non è stata confermata dal tribunale.

Ma l'avvocato di Fritzl, Rudolf Mayer, che non ha voluto commentare i 'rumor', ha detto che "se qualcuna delle vittime era presente, avrà sicuramente avuto un effetto scatenante". Magari anche sull'improvviso cambio di rotta dell'accusato, che stamane a sorpresa si e' dichiarato colpevole di tutte le accuse, compreso l'omicidio per omissione si soccorso del piccolo Michael, avuto dalla figlia nel 1996.

Dopo il video testimonianza della figlia Elisabeth, oggi 42enne, segregata e violentata per 24 anni nello "scantinato degli orrori" di Amstetten, nella Bassa Austria oggi toccherà alle perizie: due sul sistema d'ingresso e di aerazione della cantina e quella psichiatrica.


IL RACCONTO- Elisabeth ha raccontato di come ha dovuto smettere di lottare, perchè sapeva che la sua vita dipendeva dall’essere collaborativa con il suo aguzzino. Ha raccontato gli orrori degli stupri subiti, abusi che duravano per ore.

Il padre andava nello scantinato armato di scatole di video porno e obbligava la figlia a replicare le scene. Alle volte la donna riportava ferite interne molto gravi a causa dei "giocattoli sessuali" di dimensioni eccessive che il padre utilizzava con lei. Ha raccontato nei dettagli anche la vicenda ritenuta cruciale per incastrare il padre: la morte del piccolo Michael, uno dei 7 figli-nipoti, deceduto nel 1996 per complicazioni respiratorie tre giorni dopo il parto. Fritzl ha poi provveduto a bruciare il corpicino nella stufa. È per lui che l’imputato è accusato di omicidio, reato che gli potrebbe costare l’ergastolo.

Josef Fritzl mostra il suo volto

Il padre mostro si è nascosto il volto, poi all'uscita dell'aula si è tolto la cartella blu che fino a ieri lo aveva coperto. Ha mostrato per la prima volta il viso.
LA SENTENZA -I tre giudici, l'avvocato dell'imputato, Rudolf Mayer, e quello delle vittime, assieme agli otto giurati, sono arrivati in aula scortati poco prima dell'inizio dell'udienza. In apertura del processo, l'ingegnere 73enne - accusato di omicidio, stupro, incesto, sequestro e riduzione in schiavitù - ha tenuto il volto nascosto alle telecamere.

L'uomo ha riconosciuto i fatti che gli vengono imputati, tranne per l'omicidio e la riduzione in schiavitù. Il test del dna ha confermato che è lui il padre dei sei figli avuti dalla figlia Elisabeth, rinchiusa per quarto di secolo in uno scantinato, da quando aveva 18 anni. Un settimo, Michael, è morto subito dopo la nascita e Fritzl ha provveduto a bruciare il corpicino nella stufa. E' per lui che l'imputato è accusato di omicidio, reato che gli potrebbe costare l'ergastolo. Oggi Fritzl dovrà nuovamente assistere alle testimonianze della figlia negli estratti video della sua deposizione che durano complessivamente 11 ore. La visione della straziante testimonianza dovrebbe terminare domani o giovedì, secondo la procuratrice, Christine Burkheiser. Il processo dovrebbe durare cinque giorni, il verdetto è atteso per il 20 marzo.

AffartiItaliani

E' morta l'attrice Natasha Richardson

I portavoce della famiglia Neeson-Richardson hanno confermato la morte dell'attrice Natasha Richardson. Vitima di un incidente sciistico sulle nevi canadesi, la Richardson era precipitata in poche ore in stato di morte cerebrale. Il marito, l'attore Liam Neeson, e la madre, la grande interprete britannica Vanessa Redgrave, hanno dato disposizioni perché fossero spente le macchine che consentivano lo stato vegetativo della Richardson, ricoverata al Lennox Hospital di New York. Questo il comunicato diffuso dai familiari dell'attrice scomparsa: "Liam Neeson, i suoi figli e la intera famiglia sono sotto shock e devastati per la tragica morte della cara Natasha. Sono profondamente grati per il sostegno, l'affetto e le preghiere di tutti e chiedono privacy in questo momento difficile".
La caduta mortale - Un incidente sciistico apparentmente banale. Poi il dolore alla testa sempre più intenso l'improvviso peggioramento del quadro clinico. Natasha Richardson, 45enne attrice inglese naturalizzata statunitense era impegnata in una lezione privata di sci sulle nevi di Montreal, quando ha perso l'equilibrio ed è caduta sulla neve fresca, battendo il capo. Secondo i responsabili del resort dove la famiglia Neeson-Richardson era ospite "l'attrice non aveva protezioni per la testa perché non richieste e dopo la caduta non ha mostrato segni visibili di ferite". I primi soccorritori hanno riferito che la prima a minimizzare l'accaduto era stata la stessa Richardson, la quale dichiarava di sentirsi solo un po' intontita. Nelle ore successive però aveva cominciato ad avvertire dolore sempre più forte al capo, pare dovuto ad un versamento di sangue tra cranio e cervello, dall'esito mortale. Trasferita a New York, Natasha Richardson aveva ricevuto le visite del marito Liam Neeson, della madre Vanessa Redgrave e dei figli Michael e Daniel, di 13 e 12 anni.
Figlia d'arte - Attrice di teatro, come già scritto figlia di due "monumenti" del cinema britannico come Vanessa Redgrave e Tony Richardson, Natasha Richardson è ricordata per le sue interpretazioni nei film Nell, Patty, Un mese in campagna e Un amore senza tempo. Sua sorella più giovane è Joely, anche lei attrice.

Redazione Tiscali

Picchiò un tassista a Milano Condannato l'ex 'tronista' Capuano

L'ex 'tronista' Antonio Karim Capuano è stato condannato a un anno e sei mesi (pena sospesa) e a 2000 euro di multa dal giudice della quarta sezione penale del tribunale di Milano per aver aggredito il conducente di un taxi nel capoluogo lombardo la notte tra il 19 e il 20 aprile del 2008.

L'ex protagonista del programma 'Uomini e donne' era anche stato arrestato per aver colpito il tassista alla nuca con schiaffoni dopo essere salito sul suo taxi e aver cercato di partire con l'auto. Capuano è stato condannato per rapina e lesioni, reati procedibili dufficio, anche se il tassista aveva rimesso la querela, ottenendo un risarcimento.

"Sono sconvolto - è stato il commento di Karim - Ho la massima fiducia nel mio avvocato". La difesa ha preannunciato che ricorrerà in appello.

mercoledì 18 marzo 2009

Addio a Uomini Noiosi, Le Donne Ricche Preferiscono i Gigolò

Donne ricche, ricchissime che sfidano la morale e si concedono amori a pagamento. Escort colti, spavaldi, gran truffatori e accorti collezionisti di signore mature alla ricerca di piaceri forti, con carte di credito a seguito e patrimoni da far rabbrividire. La coppia, quella tradizionale, e' gia' scoppiata da tempo. Si cercano nuove emozioni. Soprattutto tra il gentil sesso. Come e' accaduto tra Susanne Klatten, figlia di Herbert Quandt, figlia del rifondatore della BMV e Helg Sgarbi, gigolo' di professione, incastrato da frau Klatten, stanca dopo anni dei ricatti del suo amante. Sei anni di carcere, pubbliche scuse alle signore coinvolte e il perdono della moglie, madre della sua bambina di 6 anni. Un fenomeno in crescita, quello della ricerca spasmodica di gigolo', escort o accompagnatori ufficiali, che denuncia un malessere atavico, la voglia di evasione, di fuga dalla routine quotidiana o semplicemente un modo per rimettersi in discussione.

Secondo lo psicologo e fondatore della 'Scuola di Sopravvivenza per la coppia', Vito Frugis, ''purtroppo oggi molte cose sono cambiate -spiega- Gli uomini, non nascondiamolo, sono diventati noiosi, prevedibili, privi di fantasia, incapaci di sorprendere una donna. Una situazione che ha generato malessere tra le donne - aggiunge - L'emancipazione femminile ha poi contribuito a far crescere il fenomeno. L'incontro con un gigolo' per molte donne rappresenta ancora il mistero, il piacere del corteggiamento, la galanteria di maniera, l'eccitazione del primo incontro... Preludio al piacere sessuale''.

Secondo Vito Frugis c'e' un altro elemento da non sottovalutare. ''Con i loro gigolo' ogni donna puo' esercitare un potere importante, derivato dal censo, dal denaro, sovvertendo in fondo i ruoli. Prima era l'uomo che 'pagava', oggi puo' avvenire anche il contrario. Una rivalsa dunque sul sesso forte - spiega ancora il noto psicologo - il desiderio di sentirsi ancora giovani e desiderabili spingono molte signore, ormai mature, anche sposate e madri felici, a sfidare il proprio destino e la pubblica morale, sapendo che non sara' mai per sempre. Rassegnate, quasi, all'ineluttabilita' di questa relazione, all'illusione di fugaci momenti di felicita' con partner occasionali''.

Difficile fare un identikit del gigolo'. Per il fondatore della 'Scuola di sopravvivenza per la coppia' ''si diventa gigolo' per vocazione perche' implica un lavoro sul corpo e sulla mente non indifferente. Si tratta poi di persone afflitte da un'ansia nevrotica - spiega ancora - C'e' in loro il desiderio di collezionare donne, la conquista diventa una forma di dipendenza. Nulla a che vedere con il don Giovanni mozartiano. I gigolo' moderni sono agguerritissimi e le loro agende piene di numeri e contatti delle signore che hanno conquistato, dalle quali difficilmente si separeranno, anche psicologicamente. Le donne invece - conclude - quando decidono di chiudere con un uomo, di mettere una pietra sopra una storia lo fanno, senza alcun ripensamento''.

Pollice verso da parte di alcuni personaggi del mondo del jet -set e dello spettacolo. ''Quello che e' successo a Susanne Klatten e' la testimonianza di un vuoto, di una solitudine immensa - confessa il conduttore dell'Arena di 'Domenica In', Massimo Giletti - Quanto accaduto e' di una tristezza infinita. Con l'affaire dei gigolo' le donne riescono a prendere il peggio degli uomini''. Il conte dandy Gelasio Gaetani Lovatelli d'Aragona trova scandaloso e criminale il ricatto del gigolo' Helg Sgarbi. ''Per il resto nulla di nuovo sotto il sole - confessa - Il 70% delle mie amiche sta con uomini ricchi e potenti per interesse - spiega ancora - Perche' non potrebbe accadere il contrario? Donne mature che scelgono, grazie anche alla loro immensa fortuna, giovani amanti. E' un gioco antico, che e' sempre esistito. Basti pensare alla grande Caterina di Russia, a Elisabetta I d'Inghilterra. Uomini amati, spodestati, condannati a morte, promossi nella scala sociale.

''Lo ripeto - conclude il conte d'Aragona - non trovo nulla di scandaloso in queste relazioni. Conosco coppie che durano da anni, ancora felicemente insieme, nonostante un contratto firmato anni or sono''. Guillermo Mariotto, direttore creativo della maison Gattinoni, non ha dubbi. ''Quanto accaduto a Susanne Klatten e' uno degli ultimi atti legati all'emancipazione della donna. Nessuna sofferenza da parte loro, di pagare e godere - spiega ancora lo stilista - Non vedo nessuna sofferenza in questi rapporti. Tutto e' cosi' onesto, pulito. Anche il fatto di poter scegliere il proprio partner mi sembra positivo, salutare e salutista. E ogni gigolo' non disdegna. Per loro e' un lavoro, una vocazione. E poi lo sappiamo - conclude la guest di 'Ballando con le stelle, in programma il sabato su Rai uno - Tutto ha un prezzo. Il gigolo' non e' uno sciupafemmine, semmai un fine e attento psicologo, un professionista dell'amore''.

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